Dura presa di posizione del sindaco Rocco Celentano, attraverso un comunicato ufficiale, nei confronti degli autori della barbara uccisione di un gabbiano avvenuta nelle acque nordorientali della Sardegna. Il video che circola in rete, girato su un'imbarcazione, mostra il volatile, impaurito e con un petardo "Lupo 26" legato al collo, tra le mani di un pescatore. Una volta accesa la miccia, il gabbiano viene rilasciato per poi esplodere, tra le risate macabre delle due persone a bordo, mentre raggiunge lo stormo. Celentano, dopo aver citato la Dichiarazione universale dei diritti dell'animale del 1978, ha affermato che tale gesto «getta sulla nostra città una brutta immagine che non merita, perché la nostra comunità è composta da cittadini democratici e rispettosi della natura». Il primo cittadino ha inoltre dichiarato che l'identità dei soggetti non è ancora stata resa nota: «l'imbarcazione è ormeggiata al porto di La Caletta, ma non posso fare nomi perché non li conosco». Sull'episodio stanno indagando le forze dell'ordine. Per il primo cittadino «nessuno può causare la morte di un animale sulla spinta di un motivo abbietto o futile, perché tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza». Il comunicato del sindaco si aggiunge ai messaggi di indignazione e di denuncia manifestati dalla cittadinanza siniscolese e non solo.
Aggiornamento: gli uccisori del gabbiano sarebbero stati individuati e denunciati. Intanto la Lipu - attraverso la delegazione sarda guidata da Francesco Guillot - ha formalizzato la richiesta di volersi costituire come parte offesa nel processo. I responsabili del gesto dovranno rispondere del reato di cui all'articolo 544 bis del Codice penale (maltrattamento di animali).