Lo storico Roberto Lai sarà nuovamente ospite dell'Ute. La conferenza prevista per questo pomeriggio verterà infatti su «un argomento - spiega il presidente Antonio Murru - che avevamo iniziato nel dicembre corso».
Nello specifico si affronterà il percorso dell'instaurazione feudale catalana in Sardegna e «delle terribili conseguenze - prosegue Murru - che essa ha portato al popolo sardo, che ancora oggi risente di questa storia negata e di questo progresso impedito. La corona spagnola si è impadronita della Sardegna, soffocando quei giudicati e quei regni che erano ben inseriti nel continente europeo e che stavano dando a tutti i sardi il concetto di appartenere ad una unica nazione. Gli spagnoli divisero la Sardegna in tanti feudi che assegnarono alla loro nobiltà e che vedevano in essi solo una rendita da far crescere e non un territorio da governare e magari da migliorare da un punto di vista economico e sociale. Purtroppo il feudalesimo in Sardegna finì solo agli inizi del 1800 e uno degli ultimi a scomparire fu proprio il feudo del Montalbo. Una oppressione totale che non permise ai sardi un approccio con le nuove idee che si facevano strada nel mondo moderno e che lasciò la Sardegna sempre più povera, figlia di uno sfruttamento secolare. Con Roberto Lai, un grande storico del medioevo sardo-catalano, esamineremo l'ultima parte di questa storia inserendola anche, dal canto nostro, nei festeggiamenti all'indomani di "Sa die de sa Sardigna" che un po' stancamente continua a celebrarsi il 28 di Aprile. Una serata alla riscoperta delle nostre radici e alla scoperta di quei nostri difetti, spesso provenienti dalla storia di un popolo che ha visto soffocare la propria identità».
L'appuntamento è per le 18.00 presso l'Auditorium “Mirella Fenu” della Biblioteca comunale.