Individuazione delle aree a rischio gas Radon, Siniscola coinvolta nella campagna di indagine 2017/2018. Il 7 marzo una conferenza sul tema

L'assessore Bellu (Ambiente): «Lancio un appello ai cittadini affinché offrano la loro collaborazione»

Gianfranca Orunesu
02/03/2017
Attualità
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Martedì 7 marzo alle 18:00, presso l'Aula consiliare, si svolgerà una conferenza sulla campagna di indagine 2017/2018 che ha la finalità di individuare la concentrazione del Radon nelle aree territoriali del Comune di Siniscola.

Classificato dall'Organizzazione mondiale della sanità - attraverso l'International Agency for Research on Cancer (Iarc) - come appartenente al gruppo 1 delle sostanze cancerogene per l'essere umano, il Radon è un gas radioattivo e inerte di origine naturale.

«È un prodotto – come specificato nel portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica – del decadimento nucleare del radio all’interno della catena di decadimento dell’uranio. Il suo isotopo più stabile è il radon-222 che decade nel giro di pochi giorni, emettendo radiazioni ionizzanti di tipo alfa e formando i suoi cosiddetti prodotti di decadimento o “figli”, tra cui il polonio-218 e il polonio-214 che emettono anch’essi radiazioni alfa. Il radon è inodore, incolore e insapore, quindi non è percepibile dai nostri sensi. Se inalato, è considerato molto pericoloso per la salute umana poiché le particelle alfa possono danneggiare il Dna delle cellule e causare cancro al polmone».

È presente, con differenti concentrazioni, in tutta la crosta terrestre; la sua presenza può essere rinvenuta anche nell'acqua potabile e persino in alcuni materiali da costruzione.

In cosa consiste l'indagine che coinvolgerà anche il territorio siniscolese? «Si tratta di un progetto della RAS denominato “Classificazione del territorio regionale della Sardegna con individuazione delle aree a rischio Radon” - così l'assessore dell'Ambiente Antonio Bellu - e senza la collaborazione dei Comuni è impossibile da realizzare o comunque molto difficile. Al Comune di Siniscola, come a molti altri, è stato chiesto di collaborare con l'Ufficio Ambiente. La collaborazione consiste nel posizionare dispositivi, capaci di misurare la radioattività del gas radon, nelle scuole elementari, medie e in 8 abitazioni civili che i proprietari volontariamente metteranno a disposizione. Il progetto è utile per capire lo stato delle abitazioni di Siniscola, infatti gli esperti del settore sostengono che ricerche recenti hanno scoperto fenomeni di radioattività potenzialmente pericolosi dovuti alla presenza del radon nei materiali usati per le costruzioni edilizie. I tecnici dell'Ufficio ambiente e io come assessore abbiamo seguito un corso su come utilizzare e gestire la parte di progetto riguardante Siniscola».
La campagna sarda si inserisce a sua volta all'interno del “Piano Nazionale Radon (PNR)” predisposto dal Ministero della Salute. «Lancio un appello ai cittadini - sottolinea l'assessore - affinché offrano la loro collaborazione partecipando all'indagine».
«Durante l’assemblea
– si legge nell'avviso verranno presentate le modalità e i tempi di indagine di campione»

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