«Un argomento un po' fuori dai nostri schemi». Antonio Murru, presidente dell'Università della terza età, ha annunciato così la conferenza che si terrà venerdì 28 alle 18.00 presso l'auditorium Mirella Fenu della Biblioteca comunale.
«Parleremo di un'agricoltura particolare, anche se sta cominciando a diffondersi anche da noi, con la presenza di esempi anche nelle nostre campagne. Abbiamo già dal titolo, "Segreti e bellezze di un orto sinergico raccontati da un agricoltore di ritorno", voluto significare che si tratta della riscoperta dell'agricoltura che, molto spesso, dopo una vita di lavoro, molti si sorprendono a praticare. Pietro Bellu, nostro socio fondatore, sta provando a riscoprire il gusto della campagna, della semina e del raccolto riandando alla sua fanciullezza, quando tutti, fin da piccoli, eravamo segnati da una società agro pastorale, dove il contatto con la natura era una esperienza quotidiana e necessaria, vissuta senza alcuna forzatura. La campagna come soddisfazione proveniente dalle proprie mani, come ripetizione del miracolo della natura che continuamente si rinnova e regala vita diventa un hobby particolare che dà serenità e pace a chi coltiva».
«Nell'ambito di questa riscoperta il nostro amico Pietro – ha proseguito Murru –, oltre che con i ricordi della nostra tradizione, dalla zappa a tutti gli altri strumenti manuali del contadino, è stato colpito da questa grande novità dell'orto sinergico e ne sta realizzando proprio uno personale. Come d'abitudine ha proceduto prima allo studio e all'inquadramento scientifico di quanto voleva sperimentare e poi si è convinto che preparare un orto sinergico era cosa bella e buona. A parte la fatica della preparazione un orto sinergico promette lunghi periodo di riposo al coltivatore perchè, una volta impiantato, bisogna dimenticarsi la zappa ed altri strumenti perchè provvederanno al dissodamento del terreno le radici delle piante ed altri microorganismi. Non c'è bisogno di concimi o di altri prodotti chimici, perchè la terra, lasciata da sola, aumenta sempre la propria fertilità e anche le eventuali erbe estranee devono essere tenute sotto controllo e non eliminate. Il principio fonndamentale che regola questo tipo di coltivazione è il fatto che la natura è capace di trovare da sè un equilibrio perfetto e, se si ha la pazienza e il rispetto giusto di essa, sarà bello vedere frutti e fiori provenienti in ogni stagione dall'orto sinergico».