L'ex sindaco Lorenzo Pau è stato eletto segretario del circolo del Pd a termine del congresso tenutosi ieri pomeriggio. Ha prevalso sullo sfidante Giansalvo Serra.
Eletto anche il direttivo che vede la presenza di tre assessori dell'attuale giunta Celentano quali il vicesindaco Lucio Carta, Giuseppe Pipere e Riccardo Corosu. Oltre ad essi ne faranno parte il candidato sconfitto Giansalvo Serra, Cinzia Conteddu, Antonello Cucca, Saura Cau, Giorgio Piras, Sabina Funedda, Antonio Muscau, Maria Domenica Dalu, Antonelo Sotgia, Maria Clotilde Camboni, Gristolu Thibaudeau, Giovanni Mele, Maria Grazia Boccoli, Simona Goddi, Anna Pipere, Sebastiano Murru, Pasqualina Corosu, Salvatore Fenu.
Il congresso si è anche espresso sui candidati alla segreteria provinciale del partito. Presenti tre liste collegate rispettivamente a Antonio Arghittu, Francesco Manca e Nino Cogoni. In quota Arghittu sono stati eletti come delegati all'assemblea provinciale l'assessore Pipere, Manuele Delogu, Antonio Muscau, Sabina Funedda e Antonello Cadoni. In quota Manca Sebastiano Murru e Maria Grazia Boccoli. Lucio Carta unico delegato in rappresentanza di Cogoni.
Per il neosegretario Pau «a Siniscola serve un partito nuovo, solido, autorevole, aperto al contributo di tutti, dove sia possibile costruire proposte che scaturiscano dalla sintesi». «Deve essere – come si legge nelle sue dichiarazioni programmatiche - un partito di servizio verso la cittadina, visto come strumento di collegamento con le istituzioni. Insomma, un partito accessibile e che sostenga e rafforzi lealmente, ma con la dovuta autonomia, l’Amministrazione comunale, discutendone le scelte e contribuendo ad indirizzare il cambiamento e l’innovazione».
Passati in rassegna i temi del lavoro (a iniziare dall'auspicio dei decreti attuativi della nuova riforma), dell'agricoltura e dell'ambiente, della cultura e della scuola. «Allo stesso modo daremo voce a coloro che sono vessati dalle richieste ingiustificate di pagamenti, come quelli di Abbanoa, e alzeremo la protesta per pretendere la fornitura di un’acqua che sia davvero potabile e non metta a rischio la salute dei cittadini».
Pau non ha nascosto le difficoltà del partito locale che «da anni non riesce a darsi una organizzazione e non riesce a reagire e a darsi una reale rappresentanza», ma nemmeno «la brutta immagine del Pd provinciale, di cui abbiamo una cronaca giornaliera di polemiche accese e violente».