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Quei pennelli che raccontano il sociale. La ricerca artistica del giovane pittore Emanuele Fenu

Tra le sue opere “Rinascita del corpo” dedicata all'universo femminile

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Una finestra sul mondo e sull'animo umano. Ed un legame indissolubile con la Sardegna. Le opere di Emanuele Fenu, pittore muralista siniscolese, catturano le contraddizioni che troppo spesso sfuggono agli occhi dei più, inghiottiti dalla frenesia.
Emanuele ha iniziato a mettere a nudo la crudeltà e l'efferatezza delle guerre nel 2003 per proseguire verso un aspetto emblematico: il valore della vita che, spesso dimenticato e sminuito, ricompare in vesti dalle dimensioni esorbitanti dinanzi agli occhi di chi si accosta alla morte per accompagnarlo a ritroso in un percorso che culmina (o meglio, inizia) con semplicità e purezza: l'infanzia, gli affetti familiari, la quiete.
Raffigurazioni ossimoriche come  bimbi armati e corpi dilaniati che stringono un peluche, oppure volti di soldati carichi di rimorso, compaiono così nelle opere dell'artista che prosegue  nella sua ricerca viscerale sull'animo umano toccando aspetti quali il rispetto reciproco, la parità dei sessi, l'educazione dei figli.
Oggetto d'attenzione è anche il mondo della donna in tutte le sue sfaccettature, che Emanuele definisce «il miglior soggetto da dipingere, miscelando l'armonia delle forme e i colori in contrasto con la spigolosità del carattere interiore, non sempre compreso a fondo soprattutto da chi dà maggior valore all'aspetto esteriore di un corpo senza fermarsi a guardarlo per intero. Osservare l'interiorità di un corpo, in questo caso femminile, comporta conoscere o per lo meno provare a capire la vera essenza dell'animo umano che a volte sfugge alla vista».
Emerge così la sacralità della figura femminile, fortemente radicata nella cultura sarda dove, sin dai tempi ancestrali, veniva rappresentata attraverso sculture in pietra.
Nel 2012 viene portata a termine la collezione “Rinascita del corpo”: «La donna, che in tutta la storia del' umanità ha vissuto o per meglio dire, ha dato la vita assieme all'uomo, ad un certo punto è stata messa in secondo piano da potere, forza fisica e superstizione, venendo sfruttata, scambiata e venduta dai potenti “maschi” come trofeo di guerra e vittima sacrificale. Un maschilismo che nonostante tutto non è mai riuscito a togliere l'orgoglio e la dignità che ogni donna preserva per poi tramandarla alle proprie creature».  Uno specchio emotivo della donna, lontano dagli stereotipi sessisti e connesso alla questione di genere, anch'essa terreno di conflitti.
Due quadri in particolare sono stati esposti a Roma per la triennale d'arte:  "Manipolatrice" e "Dea madre".

Figura: "Manipolatrice"

Figura: "Manipolatrice" (II)

 

Figura: "Dea Madre"

 

L'intera collezione è stata invece presentata  ad Alghero e a Ozieri.
Attualmente Emanuele sta lavorando ad una collezione denominata “Passeggiata nel quartiere” «dove la vita è semplicemente vivere, senza pensare di dover essere al di sopra di altri o di dover arrivare prima. Spesso siamo sopraffatti da impegni, problemi, distrazioni che ci fanno dimenticare che siamo qui nella terra per poterci godere le sorprese che la natura ci offre o le cose belle che possiamo incontrare lungo le strade delle nostre città, come un nonno mano per mano con il suo nipotino, oppure due persone che si amano e ancora, una madre che insegna al figlio a salutare».
Che siano su muro, tela, carta o altre superfici, le opere di questo giovane artista raccontano con un'impronta unica la realtà sociale senza mistificazioni, arrivando a percorrere scenari spesso dimenticati, offrendo agli occhi di chi osserva spunti per riscoprire le radici della propria terra e contemplando l'incanto, la purezza, il rifiuto della sopraffazione e la voglia di lottare.


 

Cenni biografici e artistici sull'autore:

"Emanuele Fenu pittore e muralista, nato a Nuoro nel 1979, ha vissuto a Siniscola (NU) fino al 1995 per poi trasferirsi a Cagliari dove frequenta il Liceo artistico statale diplomandosi nel 1999.
Si sposta a Firenze dove comincia a dipingere da autodidatta, esponendo a Bologna, Roma, Firenze e Siniscola.
Nel 2008 si trasferisce in Spagna (Madrid,Granada), viaggia molto spesso in Sardegna per eseguire murales e dipinti su commissione.
Nonostante la lontananza dalla propria terra, sente la necessità di rappresentarla, continuando a ricercare la formula per unire tradizioni arcaiche e società moderna.
Oggi vive e lavora ad Alghero (SS).

Tra le ultime Collettive:
Dal 26 maggio al 7 giugno 2012 in occasione delle selezioni per la triennale d'Arte a Roma, espone alla galleria d'arte “Il trittico arte” piazza dei satiri Roma
a cura di Sabina Fattibene e viene selezionato come figurativo moderno.

Dal 23 al 30 luglio 2013 espone un opera alla triennale d'arte all' Accademia di Romania in Roma, a cura di Sabina Fattibene.

Dal 2 al 10 agosto 2013 espone un opera alla collettiva d'arte contemporanea “Start exibition” presso L'urban center con l'esecuzione di un murale donato alla città di Olbia (OT).

Il 13 settembre 2013 espone alla collettiva “Gutturando” a cura dell'associazione “Madriche” Nuoro (NU).

Dal 14 al 20 settembre espone alla “Collettiva di Settembre” a cura di Artemisia international gallery al museo archeologico di Olbia (OT).


Tra le ultime personali:

Dal 15 al 20 dicembre 2012 presenta “Digrassia” mostra di pittura alla BNL di Alghero (SS).

Dal 5 al 12 gennaio 2013 espone più di cinquanta opere al “Circolo ex combattenti e reduci” Alghero (SS). A cura dell'associazione “Circolo ex combattenti”.

Dal 10 al 18 marzo 2013 espone all'interno della rassegna cinematografica “Vivre la vie” alla Sala Manno Alghero (SS). A cura di “Mediateca umanitaria”.

Dal 5 al 28 aprile 2013 espone all'interno della rassegna d'arte “(R)EVOLUTION sfumature degli universi femminili” a cura dell'associazione culturale “Artisende”. Chiostro S.Francesco Ozieri (SS).


Cataloghi:
Triennale 2013 Dall'astrattismo al figurativismo, II edizione a Roma. Pag.23, a cura di Sabina Fattibene, Mara Ferloni, Giuseppe Giannantonio, Stefano Sesti, Antonio Sorgente, Fattino Tedeschi.

Artisti utili occupysuicide. 45 artisti per sensibilizzare sulle cause della crisi economica e ciò che provoca. Pag. 54-55 Pubblicazione indipendente. https://sites.google.com/site/artistiutili/"

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