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Convegno Mosaico: proteste dal mondo del lavoro, proposte dagli amministratori e studenti che si mettono in gioco per «fare impresa a Siniscola e in Baronia»

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Alla presenza dell'assessore regionale all'Industria Maria Grazia Piras si è tenuto venerdì mattina, presso la sala conferenze del Liceo Pira di Lupareddu, il convegno organizzato da Confindustria Sardegna centrale sul «Fare impresa a Siniscola e in Baronia».

Le proteste di una delegazione dei lavoratori ex Legler hanno da subito mostrato le difficoltà di un territorio in crisi che attende adeguate risposte dalle istituzioni. Difficoltà emerse anche negli interventi di Alberto Tocco della Sarflex, azienda che produce tubi flessibili pur in assenza dell'acqua potabile (indispensabile per il suo ciclo produttivo) e della linea Adsl, e di Giuseppe Becciu della Buzzi Unicem. L'impresa cementifera ha recentemente presentato alla Regione un nuovo progetto specifico per l'industria petrolifera. Richiesta di «interventi infrastrutturali per la Zir» anche da parte di Antonio Murru della Ecocentro Demolizioni. Anna Rita Carzedda di Agroforniture di Siniscola ha invece affrontato la questione dei Progetti di sviluppo locale delle aree di crisi: «A oggi del bando non si sa assolutamente nulla e le poche aziende e industrie rimaste ormai stanno perdendo fiducia ed interesse».

I primi cittadini del territorio presenti al convegno hanno incentrato i loro interventi sull'Accordo di programma per le aree di crisi del 2011. Celentano ha ribadito che «occorre garantire i 50 milioni di finanziamento già sottoscritti ed erogare le risorse per le infrastrutture già contenute nel protocollo d’intesa» e che «è essenziale riconoscere la fiscalità di vantaggio come per il Sulcis». Questi i punti prioritari illustrati dal primo cittadino siniscolese: «Salvataggio delle industrie che funzionano con interventi mirati e in tempi rapidi; interventi urgenti per le aziende che stanno resistendo alla grave crisi ed in particolare la Buzzi, la Sarflex e la Filmar; riconversione in chiave nautica ed aeronautica dell'ex Marfili; riqualificazione dei lavoratori ex Legler; valorizzazione del porto, del sistema idrico e del trasporto urbano; nuovo Piano regionale dei rifiuti e tariffa unica di smaltimento».

Alcune criticità legate ai diversi modelli di sviluppo sono emerse nell'intervento del presidente di Confapi Mirko Murgia che, consapevole delle «appetibilità paesaggistiche e logistiche del territorio», ha riproposto l'unità d'azione dei comuni della Baronia per sviluppare una migliore offerta turistica. «Il turismo in Sardegna, che potrebbe essere il settore sul quale puntare per risollevarci dalla crisi, non è in decrescita solo a causa del caro-traghetti. Bisogna valorizzare le risorse qui presenti».

Come Celentano, anche il presidente di Confindustria Roberto Bornioli, ha citato il Sulcis: «Come per quel territorio anche per il Nuorese la Regione deve portare la vertenza al tavolo nazionale con il Ministero dello Sviluppo economico». Per Bornioli «la Regione deve fare chiarezza sulla disponibilità dei 50 milioni di euro stanziati nel 2012. La legge che ha istituito le aree di crisi, tra cui quella di Siniscola, è del 2009: aspettiamo da sei anni. Al momento sono stati impegnati soltanto 17,5 milioni di euro ma di questi fondi le aziende non hanno visto ancora neanche un euro».

Nel suo intervento di chiusura, l'assessore Piras ha sostenuto che «la Regione farà la sua parte».

Chi nel suo piccolo la sua parte l'ha fatta è invece una classe del Liceo, la VB, con il suo progetto di domotica “Genius Domo” che nei mesi scorsi ha vinto il secondo premio dell'undicesima edizione del concorso “Il Banco di Sardegna per la scuola”. Gli studenti, coordinati dal Prof. Sebastiano Lai e mossi dalla passione per le tecnologie e gli applicativi a codice aperto, hanno proposto un'idea che si candida ad essere vincente, anche in termini di mercato, e che punta al risparmio energetico, alla salvaguardia dell'ambiente, al potenziamento dei sistemi di sicurezza e sorveglianza, all'interattività e alla multimedialità nell'utilizzo della tecnologia, alla modernizzazione di vecchi ambienti ed infrastrutture. «L'economia della conoscenza – così il Prof. Lai – può contribuire allo sviluppo del territorio. Il progetto dei ragazzi merita. La speranza è che vi sia chi vorrà investire nelle loro capacità».

Premiato anche Pietro Bellu, dirigente dello stabilimento siniscolese della Buzzi Unicem per un trentennio e già vicepresidente di Confindustria Nuoro.

 


A causa della nostra assenza al convegno l'articolo è stato sviluppato utilizzando il materiale inviatoci da organizzatori e amministratori e raggiungendo telefonicamente alcuni tra i protagonisti dell'incontro.

 

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