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Gli studenti della III A del Liceo Pira tra i vincitori del concorso sulla legalità “Riprendiamoci i nostri sogni ”

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«Il 23 maggio e il 19 luglio del 1992 due grandi pionieri della legalità italiana hanno dato la vita per i loro ideali, ponendo i semi per il nostro futuro; i sogni che loro hanno coltivato sono rimasti a noi che li faremo crescere e così faranno le generazioni successive, i loro gesti, i loro sogni, non sono stati vani, noi ricordiamo e continuiamo in questo modo a portare avanti una lotta per riavere quella giustizia e quella legalità che ci spetta. Falcone e Borsellino sono per noi dei punti di riferimento sui quali abbiamo risposto fiducia per lottare contro un sistema leso dall'interno. Il loro sacrificio è stato ed è ancora un duro colpo alla legalità, che in loro vedeva una fievole luce fra le tenebre».

Inizia così l'elaborato scritto da Salvatore Baragliu, Eleonora Camboni, Andrea Carta, Jacopo Chessa, Michele Chessa, Giulia Contu, Rossana Deledda, Martina Dettori, Luca Federico, Samuel Fronteddu, Jacopo Giulini, Katia Meloni, Luigi Murru, Salvatore Orlando, Andrea Pau, Federica Pau, Giovanni Pau, Silvia Pau, Pietro Piras, Roberta Puddu, Simone Saiu, Davide Sini, Luca Trubbas e Pietro Zarra della III A del Liceo Pira di Siniscola. Con questo testo (aperto e chiuso da due poesie: “O tormetata Italia” e “Radici”) i ragazzi, guidati dal Prof. Sebastiano Lai, si sono aggiudicati (insieme ad altre classi) il concorso “Riprendiamoci i nostri sogni - Educhiamo i nostri giovani a crescere coltivando semi di legalità”.

Indetto dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e dal Miur, esso si poneva l'obiettivo di far riflettere i ragazzi circa «l'importanza di quei tragici avvenimenti, affinché non venga reso vano il lascito di quegli uomini che hanno profuso il loro impegno alla lotta contro le organizzazioni criminali». «Falcone e Borsellino - come hanno scritto i ragazzi - sono per noi dei punti di riferimento sui quali abbiamo risposto fiducia, e grazie a loro abbiamo trovato la forza necessaria per rialzarci e per lottare contro un sistema leso dall'interno».

L'elaborato ricorda anche la figura di Emanuela Loi, la poliziotta sarda rimasta vittima della strage di via d'Amelio a Palermo mentre scortava Paolo Borsellino («in quanto sardi - si legge nel lavoro dei ragazzi - ci sembra doveroso citare il suo mirabile esempio»). «Sta a noi, adesso - hanno sottolineato gli studenti siniscolesi - creare un modello di società adatto ai tempi che corrono. Il nostro è un lavoro arduo le cui basi poggiano sulla scuola, il cambiamento deve avvenire qui, tra i banchi; gli insegnanti devono trasmettere qualcosa agli studenti, bisogna educarli a pensare, ragionare con la propria mente, andare oltre la speculazione, trovare un pensiero, insegnare ad essere protagonisti e non semplici spettatori di questa vita».

La premiazione si terrà il 23 maggio a Palermo.

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