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Lungomare La Caletta, sul “muro” Celentano rimprovera ai “Cittadini in movimento” di assumere «posizioni linguistiche pretestuose per affermare la propria visibilità»

Vincenza Sanna: «Comprendo che la semplicità e la purezza del nostro intento, che non aveva secondi fini, sia difficile da capire da parte del sindaco»

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LA CALETTA. Continua la polemica intorno alle ringhiere poste sul lungomare e alla sostituzione (in programma)  delle stesse che ne avrebbe impedito la riverniciatura proposta dai “Cittadini in movimento”. Il fuoco del dibattito è concentrato sull'espressione “muro”.

Secondo il sindaco Celentano sono stati i “Cittadini in movimento” stessi ad averne «fatto ricorso in modo strumentale, non certamente l'amministrazione che è aperta ad ogni tipo di confronto costruttivo. Le loro sono posizioni linguistiche pretestuose, prive di effettiva rilevanza amministrativa, sollevate ad arte pur di affermare la propria visibilità».

Il primo cittadino ha aggiunto che «il muro di Berlino è stato rievocato come fatto storico negativo e per sottolineare che «non è nella mente di nessuno la realizzazione di un'opera così come immaginata dal predetto Comitato».

Nella nota di Celentano si legge che «la Giunta ha predisposto un progetto per sostituire l'attuale ringhiera con un'opera architettonica da “belvedere” e di un percorso pedonale che fiancheggia il canale con l' obiettivo di riqualificare l'intera area e di garantire la sicurezza, posto che la struttura metallica di che trattasi è collocata in un  ambiente marino  molto aggressivo. L'intervento si inserisce nell'ambiente circostante e nel contesto paesaggistico, nel pieno rispetto delle norme del Puc».

«L'amministrazione - conclude il comunicato - intende valorizzare non solo il contesto paesaggistico del Canale Vivarelli ma anche quello interessato dal canale centrale che attraversa il centro abitato di La Caletta.  Attualmente infatti sono in fase di ultimazione i lavori di eliminazione della copertura del predetto canale, fondamentali  per ridare valore all'ambiente e per tutelare il territorio dal  rischio idrogeologico».

Immediata la replica di Vincenza Sanna, dei "Cittadini in movimento": «Comprendo che la semplicità e la purezza del nostro intento, che non aveva secondi fini, sia difficile da capire da parte di chi ha sempre amministrato senza avere la sensibilità adeguata per potersi occupare delle persone e del bene pubblico. E como bastat!».

Articolo aggiornato alle 16.00 del 20 giugno

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