POSADA – Gli insegnanti della scuola primaria di Posada, iscritti al sindacato di base Cobas, hanno  dato vita questo pomeriggio a un sit-in contro la “Buona scuola” del governo Renzi. «Con questo disegno di legge – ha dichiarato una promotrice – si sta portando a termine l'opera di demolizione della scuola pubblica iniziata con le cosiddette riforme degli esecutivi precedenti. È il colpo di grazia: si lascia ai dirigenti la libertà di scegliere gli insegnanti e si toglie a noi la sicurezza. Nel comitato che dovrà valutarci ci sarà pure un rappresentante esterno. Si può facilmente immaginare quali saranno i criteri che spingeranno il dirigente a premiare i docenti migliori». Al presidio hanno partecipato anche altri insegnanti (alcuni dei quali aderenti ad altre sigle sindacali) dei vari ordini provenienti da Siniscola, Torpè, Budoni e San Teodoro. «Siamo contenti – ha sostenuto un'altra insegnante – che su questo terreno ci sia stata l'unità sindacale tra organizzazioni confederali e di base, combattive e concertative. Purtroppo questo governo procede spedito e domani, alla Camera, potrebbe porre nuovamente la fiducia. Anche gli emendamenti proposti non cambiano la filosofia di fondo di questa pessima riforma. Se approvata percorreremo la strada del referendum». Domani 7 luglio una delegazione degli insegnati presenti oggi a Posada parteciperà alla manifestazione regionale di Cagliari contro il Ddl.