L'unanimità è mancata per un voto (quello contrario di Angioletto Fadda), ma la discussione sulle aliquote dell'Imposta unica comunale è stata piuttosto animata con forti contrapposizioni tra la maggioranza e i quattro gruppi di opposizione presenti in Consiglio. A seguito di una relazione introduttiva illustrata dal sindaco Celentano in merito all'andamento della raccolta differenziata («siamo passati dalle oltre 6 tonnellate nel 2011 ai 707 kg di indifferenziato nel 2014») la discussione si è incentrata sulle cifre snocciolate dall'assessore al Bilancio Giuseppe Pipere.
«L’Imu è confermata con un aliquota al 4 per mille per la prima casa e prevede la non applicabilità dell’imposta sull’abitazione principale ed alle relative pertinenze, con esclusione degli immobili ad uso abitativo rientranti nella Cat. A/1, A/8 ed A/9; all'8 per mille per tutti gli altri fabbricati ed aree edificabili; al 7,6 per mille per i fabbricati di cat. C1 e C3; 7,6 per mille per i fabbricati di cat. C riservato esclusivamente allo stato. Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) rimane invariata con un’aliquota del 0,9 per mille».
In merito alla Tari «la delibera approvata prevede una riduzione generalizzata, tra utenze domestiche e non domestiche, con una percentuale di riduzione compresa tra il 19 e il 23% rispetto al 2014». Pipere, scontrandosi con Antonio Satta di Zente Nova che sul punto ha chiesto chiarezza, ha anche citato un ulteriore 41,98% di sconto per 14 categorie «possibile grazie ull'utilizzo del 7% di fondi di Bilancio, pari a 187.380,34 euro».
Nel frattempo si avvicina la data di pagamento della prima rata (fissata al 31 agosto): su questo punto Pipere ha assicurato che non ci saranno more per i cittadini che pagheranno ad agosto «nel caso i bollettini non vengano recapitati immediatamente».
Satta, sia nel suo intervento quanto nella successiva dichiarazione di voto ha parlato di «vittoria»: «abbiamo vinto una prima battaglia insieme ai cittadini che per due settimane, a dimostrazione di quanto non siete aperti alle istanze, hanno occupato questa sala. Ora la lotta continua per la rimodulazione del capitolato, per il miglioramento del servizio e per la stabilità dei lavoratori».
I dipendenti sono stati citati anche da Nino Fronteddu: «con la vostra rimodulazione avete colpito non la ditta ma l'anello più debole della catena, la parte più indifesa».
Il consigliere di LiberaMente, in riferimento alla Tasi ha citato diversi Comuni («tra i quali Olbia») dove «non la si paga», ma anche la differenza di previsione tra il 2014 e il 2015: «tra i servizi indivisibili vi è l'illuminazione pubblica che l'anno scorso costava 860mila euro. Quest'anno la cifra scende a 320mila. Se i sistemi di illuminazione sono sempre gli stessi non è possibile che nel 2014 vi siano stati consumi maggiori. Stessa cosa per la pulizia delle spiagge e per gli altri servizi. Complessivamente si scende da 2.471mila a 1.300mila euro. Che abbiate gonfiato ad arte le cifre per giustificare l'aumento delle tasse?».
«Quando si aumentano le tasse – così Peppe Mele di Idea Siniscola – ciò deve scaturire da un programma amministrativo. Occorre poi valutare al centesimo quello che realmente serve per soddisfare i diversi tipi di servizio. Non siamo mai riusciti ad inculcare questo principio all'attuale maggioranza, ma neanche alle due precedenti. Tutte le volte che sono state aumentate le tasse non vi è stato mai un discorso chiaro circa la corrispondenza tra servizi e imposizione».
Angioletto Fadda ha sferrato un durissimo attacco alla Giunta, concretizzatosi poi nell'unico voto contrario: «Non c'è da gioire, dovete chiedere scusa alla cittadinanza siniscolese per averla saccheggiata in questi anni. Da parte mia nessun voto favorevole. Quello che proponete oggi è nulla rispetto a quello che si deve fare».
Se per le opposizioni, convinte del fatto che le condizioni vi fossero anche negli anni precedenti, la riduzione delle tasse è da inquadrare nell'imminente campagna elettorale che culminerà con il voto della prossima primavera, Celentano ha risposto accusandole di soffrire di un «eccesso di protagonismo»: «finalizzato a fini elettorali è stato invece il legame tra opposizione politica e cittadini dove le giustissime rivendicazioni sociali sono state enfatizzate e drammatizzate a dismisura per ragioni di puro calcolo particolare».
Duro anche il vicesindaco Lucio Carta: «io non entro su Facebook, ma parlo con la gente e so che quella gente che avete portato in piazza non sta più con voi perché si è resa conto di essere stata presa in giro. Vi ha scaricato, sta con noi».
Per la maggioranza l'abbattimento delle tasse comunali «è il frutto della rimodulazione del capitolato di appalto sulla nettezza urbana, di un processo di razionalizzazione della spesa già avviato negli ultimi tre anni, del recupero dell'evasione Ici e Tari per circa un milione di euro già recepite nel Bilancio di Previsione, ma anche della congiuntura nazionale che ha privilegiato quei comuni, come quello di Siniscola, che negli ultimi anni hanno manifestato un bilancio solido e rispettato il patto di stabilità».

