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Pro soluto, la Giunta risponde a Idea Siniscola: «nessun nuovo mutuo o ulteriori oneri per le casse comunali. Screditate l'Amministrazione per fini elettoralistici»

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In merito alla questione del Pro soluto, la Giunta guidata da Rocco Celentano ha replicato, attraverso una nota stampa, ai Consiglieri di Idea Siniscola.
«Farris, Fadda e Mele - così il comunicato - con la solita superficialità che usano nel trattare temi importanti per la cittadina di Siniscola e sopraffatti dal desiderio di voler arrivare per primi a denigrare l’amministrazione comunale, stavolta parlando del “Pro soluto”, prendono ancora una grossa cantonata».

La Giunta dichiara che «lo strumento finanziario del pro soluto nasce al fine di garantire la tempestività dei pagamenti delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, senza nuovi mutui o maggiori oneri o ulteriori debiti per la finanza pubblica comunale, e opera, quindi, per assicurare la liquidità delle imprese creditrici del Comune, attraverso la cessione pro-soluto dei crediti a favore di banche. Non è uno strumento che nasce dalle bizze di qualche amministratore locale poco accorto, ma da una normativa che si evolve negli anni, cercando di andare incontro alle difficoltà degli imprenditori che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione, la quale, per i vincoli imposti dalle norme vigenti in materia di finanza pubblica, è obbligata spesso a rallentare i pagamenti. La normativa che prevede l’istituto della cessione del credito è disciplinata dall’art. 1260 c.c. e ss. ed è prevista, in particolare, dal D.lgs. 163/2006 che prevede la cessione pro soluto dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione di cui alla legge 2/2009 e successive modifiche e integrazioni. Il decreto del ministro dell’economia del 27 giugno 2014 (c.d. decreto cessione crediti), disciplina le operazioni di cessione alle banche e agli intermediari finanziari dei crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, con la garanzia dello Stato. La stessa Regione Sardegna con la delibera del 31 ottobre 2013, n. 43/30, ai sensi della L.R. 26 luglio 2013, n. 18 e Decreto Legge n. 185/2008, vara una serie di misure per favorire la cessione dei crediti vantati nei confronti di Regione, Agenzie regionali, Enti regionali ed Enti locali della Sardegna per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali».

Nelle sue conclusioni, la maggioranza invita «i Consiglieri comunali di minoranza Marco Fadda, Gianluigi Farris e Giuseppe Mele a rileggersi la normativa che prevede il pro soluto nella pubblica amministrazione, che è appunto, una normativa varata per andare incontro alle difficoltà degli imprenditori. L’appalto dei lavori di Santa Lucia è stato regolarmente aggiudicato sulla base di un finanziamento reale a totale carico della Regione Sardegna nell’ambito delle risorse del PIA NU 07 “Iniziative produttive”, per un importo di € 2, 5 milioni. La copertura finanziaria è garantita per € 1 milione dal bilancio regionale e per € 1,5 milioni dal fondo di regionale“Sviluppo e competitività”. Insomma, l’appalto di Santa Lucia è regolare e non c’è assolutamente alcuna contrazione di mutui: il solito grave fraseggio utilizzato da questi consiglieri, rivela solo angustia intellettuale che vuole solo fare disinformazione. Per noi contano i risultati, per altri, a quanto pare conta solo, sempre e comunque, screditare l’amministrazione comunale per fini meramente elettoralistici».

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