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Fosse settiche e stoccaggio capi abbattuti: la compagnia Mataquitza contro la nuova determinazione regionale sulla peste suina

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Fa discutere il quarto provvedimento attuativo del Programma regionale di eradicazione della peste suina africana contenuto in una recente Determinazione della presidenza della Regione (la n°7 el 15 ottobre). Netta contrarietà su alcuni punti è arrivata dall'autogestita di caccia siniscolese Mataquitza.

«Non si può fare una legge – si legge nella lettera del Presidente Gian Luigi Farris inviata all'assessorato dell'Ambiente – tralasciando le più basilari cognizioni inerenti l'argomento da trattare e la fattibilità dello stesso». Pur mostrandosi d'accordo con le finalità di «combattere con ogni mezzo la peste suina», i soci della compagnia hanno manifestato le loro perplessità in merito alla fossa settica e al locale di stoccaggio.

«Come si può fare una fossa settica ad una distanza massima di 300 metri dai locali di stoccaggio se il 90% di essi si trova nel centro abitato? Forse potremmo scavare sull'asfalto delle strade cittadine, ma credo che non ci autorizzino. Inoltre i cinghiali abbattuti dovranno essere custoditi in tali locali per 3, 4 o più giorni come dicono le Asl, in attesa del responso degli esami sierologici prima del consumo. Ma per conservare i cinghiali per diversi giorni occorre avere una cella frigo. Ci diano i contributi e faremo anche le celle frigo».

I soci dell'autogestita non ci stanno e parlano di «accanimento burocratico»: «Questa determinazione stabilisce il 30 novembre la data entro la quale le compagnie devono adempiere in pochi giorni ad una miriade di cose per lo più irrealizzabili. Questa determinazione sa di taglio cesareo andato male. Occorreva una legge da applicare e far rispettare ma utilizzando la testa ed il buon senso. A Siniscola stiamo lavorando per stabilire un bel rapporto fra cacciatori, amministrazioni pubbliche e corpo forestale. Crediamo di essere sulla buona strada ma poi si rovina tutto in un attimo con cose fatte alla carlona».

Se non si modifica la Determinazione, conclude la lettera, «si minaccia fortemente quanto fatto fin'ora con conseguenze difficilmente controllabili e che comunque vi saranno addebitate, a partire dal porto d'arma, assicurazioni e quant'altro. Siamo persone per bene che hanno sempre pagato in tutti i sensi, tasse comprese».

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