Prosegue il dibattito relativo alla possibilità di prelevare le acque carsiche del Montalbo. A seguito delle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell'Ordine dei geologi, Davide Boneddu, a margine dell'incontro escursione del 23 luglio, hanno preso posizione nei giorni scorsi la sezione siniscolese del Psi, il comitato “Pro acqua Locoli” (entrambi favorevoli) e i Cittadini in movimento (contrari all'ipotesi).
Possibilisti anche i sardisti della sezione Luigi Oggiano. I membri del partito dei quattro mori (che con il Psi e con alcuni esponenti del comitato guidato da Paolo Carzedda hanno condiviso l'esperienza elettorale di Identità e rinnovamento) hanno parlato di «percorso non sottovalutabile».
«Potrà essere praticato – si legge nella nota – alla luce di ulteriori supporti tecnici e scientifici. Non sappiamo se altre ipotesi espresse nel dibattito politico (vasche di riserva dell’acqua di Fruncu ‘e oche, diga di Murtas artas, etc.) possano essere seguite e in ogni caso meritano una valutazione attenta che può essere formulata con ponderazione e fuori da logiche di appartenenza o di campanile. Per altri versi non convince l’idea che il possibile impiego dell’acqua di Locoli sia da trattare come un aspetto marginale di una programmazione a lungo termine. I continui aumenti demografici, specialmente nei mesi estivi, e i possibili momenti di emergenza verificabili per imprevedibili periodi di siccità, impongono scelte amministrative che non possono più rinviarsi, ma che richiedono consapevolezza tecnica e competenze decisionali».
Per i sardisti siniscolesi, «è necessario dotarsi, di fronte a un tema così complesso, di una prospettiva, di una visione organica, che non può ridursi a una semplice contrapposizione all’ente gestore. Ciò richiede, sopratutto da parte del Comune di Siniscola, l’acquisizione di studi, di analisi e di valutazioni che possano sostenere con attendibilità scelte amministrative che, come in questo caso, possono definirsi strategiche e di programmazione, allo stesso modo del Puc, del Pul o del Piano di valorizzazione delle terre civiche. Per queste ragioni riteniamo che i tempi per dotarsi di studi credibili e di proposte come quelle provenienti dall’ordine dei geologi possano definirsi maturi e meritevoli di essere considerati con maggiore determinazione».
