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Zona industriale, le opposizioni in Consiglio: «Che proposte avete?»; la maggioranza: «Attendiamo l'incontro di martedì a Cagliari»

Nuovo intervento di Celentano fuori dai banchi: «Il mio documento è apertamente contro l’operato della Giunta Regionale e non della Giunta Comunale. Voi risponderete alla popolazione circa le numerose promesse»

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Il dibattito sulla crisi della zona industriale è approdato ieri pomeriggio in Consiglio comunale attraverso un'interpellanza delle opposizioni protocollata il 29 settembre scorso.

Lucio Carta (Siniscola insieme), nella lettura del documento ha citato la situazione di stallo in cui versano i Consorzi industriali dopo che la Giunta Soru «li dismise». A supporto dell'interpellanza «l'intervista televisiva del 21 settembre» nella quale «il sindaco ha annunciato una soluzione per i dipendenti della Zir che da circa tre anni non ricevono gli stipendi». Ma anche il passaggio dell'assessora Paola Fadda estrapolato dalle linee programmatiche: «Per quanto riguarda l’industria – è quanto si legge a pag.37 – crediamo che possa essere matura l'idea che la Zir passi di competenza del Comune di Siniscola. Ci impegneremo per fare in modo che questa importante area economica del paese possa rifiorire, impegnandoci anche perché venga dotata delle necessarie infrastrutture oggi purtroppo mancanti (telecomunicazione, acqua, etc)».

Richiesta quindi da Carta (e in calce da tutti i consiglieri delle minoranze) la natura della proposta, «se già matura», per poter avviare un confronto collegiale.

Dopo la lettura di un excursus storico (dal 1954 a oggi) da parte dell'assessora dell'Industria, la capogruppo Carla Pau ha sintetizzato le posizioni della maggioranza: «Di fatto la Zir è di competenza regionale, ma questo non vuol dire che non siamo sensibili. Dall'incontro con la dr.ssa Mazzone (Ufficio di Gabinetto dell'assessorato regionale, Ndr) emerge l'intenzione della Ras di sanare i debiti del Consorzio, ma vogliamo avere certezze che non siano mere promesse, vogliamo avere garanzie. Una volta ottenuto il risanamento l'ente comunale sarà in grado di gestire la situazione dati i suoi debiti?».

Per Antonio Satta il problema è «politico»: «Parlate di promesse ma poi voi mettete in programma una cosa che poi non siete sicuri di poter gestire. Nelle linee programmatiche, ma anche in campagna elettorale, avete parlato di avocare la Zir al Comune, la gente vi ha votato anche per quello. Con i libri dei sogni non si amministra». L'esponente di Zente Nova – Unione per Siniscola ha ribadito che «occorre vincolare la Regione con delle proposte chiare. Se chiedete un incontro all'assessora è lei che deve ascoltare. Cosa gli proponete?».

Sulle stesse frequenze anche Nino Fronteddu (dello stesso gruppo di Satta) e Antonio Bidoni (Identità e rinnovamento). Chieste all'esecutivo una serie di analisi sulla situazione attuale, strutturale e infrastrutturale, della Zir e sulle attività esistenti. Su un passaggio relativo al contenzioso con Abbanoa, la capogruppo Pau ha risposto che «è troppo facile chiedere all'attuale amministrazione di risolvere un problema da 650mila euro». «Come lo si risolve? Lo chiedo a voi», ha aggiunto indirizzandosi alle opposizioni ma anche al pubblico presente.

A seguito di una polemica con il suo predecessore Carta («altri possono avanzare critiche ma non tu che stavi su questi banchi fino a maggio»), è intervenuto anche il vicesindaco Marco Fadda: «La nostra proposta può scaturire soltanto di fronte alle certezze che oggi non ci sono». «Alcuni dati da noi raccolti – ha aggiunto l'assessora del Bilancio Paola Pipere – li abbiamo già, ma ci mancano quelli in possesso della Regione». Per il presidente del Consiglio Luigi Flori «l'incontro di martedì con l'assessora Piras servirà a capire quali saranno le condizioni attraverso le quali potremo acquisire la Zir. Dobbiamo capire come reggere l'urto ma abbiamo ben chiara la posizione».

Posizione che, stando a quanto dichiarato dal vicesindaco, coinciderebbe con il rifiuto della gestione nuorese (il Consiglio comunale di Siniscola aveva deliberato a suo tempo per l'adesione al Consorzio industriale provinciale): «Ci batteremo contro l'accentramento, sarebbe la rovina».

Chiesta da Lucio Carta una nuova riunione consiliare per «riportare in aula quanto emerge dall'incontro cagliaritano».

La questione della Zir si è legata, nei giorni scorsi, con le disposizioni della recente delibera della Giunta regionale (la 59/1 del 3 novembre) che non inseriscono il territorio siniscolese nelle aree di crisi non complessa; aree che godranno delle agevolazioni previste dalla legge 181 del 1989 in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione. «Siete in ritardo», ha dichiarato Carta, in riferimento alla questione; «Non possiamo aspettare che si venga esclusi», ha aggiunto Franca Pau (Identità e rinnovamento).

Sul tema, attraverso una nota stampa, è intervenuto nuovamente anche l'ex sindaco Rocco Celentano a seguito della replica della Giunta Farris alle sue dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi.

«Il documento pubblicato, a firma di Rocco Celentano, presidente regionale Psi, solleva problemi di grande rilevanza, inerente lo sviluppo del nostro territorio, ed è apertamente contro l’operato della Giunta Regionale e non della Giunta Comunale. A quest’ultima è stato solamente chiesto di sollevare la voce senza rimanere silente. L’intendimento era di creare una sinergia per il futuro sui temi comuni di rilancio economico, invece, si deve constatare che è stata persa un’occasione. È stata inoltre sollecitata la Regione, e non il Comune, a procedere con urgenza al finanziamento reale del Piano di Rilancio del Nuorese, sottoscritto nella versione definitiva dallo stesso sindaco Farris il 15 Luglio del 2016, per poter avviare i progetti, insieme al superamento dello stato di liquidazione della Zir e del grave disagio che il personale vive da diversi anni, senza ricevere lo stipendio. Sull’onestà intellettuale e politica, la dimostrazione è data dal fatto che i partiti di centro sinistra ed, in questo caso il Psi, non si omologano al potere regionale, quando di mezzo c’è l’interesse del nostro territorio e di Siniscola. Quanto agli inganni alla popolazione, è quest’amministrazione, stante alle numerose promesse elettorali, contenute nel programma e nelle dichiarazioni programmatiche, che dovrà rispondere alla popolazione».

 

 

 

 

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