Durante la conferenza Ute di questo pomeriggio, alle 17.30 presso l'Auditorium Mirella Fenu della Biblioteca comunale, sarà presentato il libro “Le ali spezzate” di Giuseppina Doneddu. L'insegnante in pensione, come dichiarato dal presidente Antonio Murru, «ha descritto con grande passione e grande partecipazione la storia del suo paese, nell'antichità Ogrilla ed oggi Osidda, descrivendo sul filo della memoria e de sos contos e paristorias l'anima di questo paese e dei suoi abitanti».
Sono racconti e descrizioni che chi è nato in uno qualsiasi dei nostri paesi può condividere nella certezza che questi personaggi possono muoversi tranquillamente nelle vecchie vie polverose dei piccoli borghi e ripetere all'infinito i percorsi che ognuno di noi, nel rimpianto e nella paura di un tempo che fu, collloca negli angoli nascosti e nei muri scrostati della propeia fanciullezza. Forse Giuseppina, nel guidare gli alunni alla ricerca della storia del proprio paese e delle usanze antiche da scoprire nelle parole dei nonni e dei vecchi del villaggio, ha potuto ricordare quanto tante volte lasciamo colpevolmente scivolare nei meandri della nostra frenetica esistenza. Allora nella maturità, spinta anche da quei bambini che l'hanno fatta crescere e diventare adulta, diventa anche per lei piacevole riscoprire "quelle sensazioni , quelle emozioni, quei sentimenti e quelle esperienze che nel ricordo si colorano di serenità e di allegria". Il "senno del poi" aiuta però a mettere in una prospettiva diversa, non sappiamo se più giusta, i fatti di un paese guidato dai "printzipales", da una moralità austera e totalizzante che avvolgeva la vita di tutti, dai pregiudizi legati al ceto sociale o al censo e soprattutto al genere. Le donne facevano le spese maggiori di tutto questo e, pur nel ruolo pregnante di quelle che guidavano la famiglia e la gestivano nel quotidiano, su di loro si abbatteva la prepotenza maschile e la crudeltà di un vivere che impediva loro di volare, tarpando le ali e spesso spezzandole. Giuseppina Doneddu racconta la vita delle varie Toniedde, Anite, Narcise o Filomene che sembrano ripetersi nel sopportare le più varie angherie e nel reprimere le loro aspirazioni o le loro spesso inutili ribellioni.
Oltre all'autrice, parteciperanno all'iniziativa «le sue amiche Peppina Pala e Silvestra Pittalis, che leggeranno alcuni brani del libro. In sottofondo la musica scelta dal nostro Emiliano a far da colonna sonora ad una magnifica serata».
Come specificato da Murru, quello di oggi è «il primo degli appuntamenti di una settimana dedicata alle donne, alle loro storie, alle loro sofferenze, alle loro vittorie e alle loro sconfitte, in una società dove ancora prevale un maschilismo di fatto e lontana ancora dalla perfetta parità tra i sessi. Le giornate si articolano nella presentazione di un libro, nella partecipazione ad uno spettacolo teatrale e nell'esame delle violenze sulle donne e della loro persecuzione».

