«A nome della comunità di Siniscola non posso non manifestare tutto il mio rammarico per il fatto che non si sia ritenuto di coinvolgere anche il mio Comune. Invano in questi giorni ho atteso una lettera o una telefonata».
Sono le parole del primo cittadino siniscolese contenute in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, al ministro dell’Interno, al prefetto e ai presidenti della Regione e dell’Anci. Oggetto della missiva il «mancato invito» alla partecipazione del sindaco Farris al tavolo con il ministro Minniti, in visita a Nuoro il 18 gennaio. In tale sede si parlava di atti intimidatori contro gli amministratori locali.
«Purtroppo – prosegue la lettera – Siniscola e i suoi amministratori vivono da anni il dramma delle intimidazioni e attentati che mirano a colpire le basi della democrazia e della convivenza civile. Tutto ciò, in una situazione di malessere sociale, di crescente povertà e di mancanza di un vero intervento pubblico che crei occasione di sviluppo nel territorio. Sperando che in futuro che l'amministrazione di Siniscola sia coinvolta, come dovuto, in incontri in cui possa rappresentare il disagio del territorio, assicuro che, nel nostro piccolo, nel frattempo noi continueremo a lavorare quotidianamente per la legalità e lo sviluppo sociale ed economico della nostra popolazione».
