Chiusi i lavori del Convegno Itinerante e Interattivo “Scuola Attiva e Inclusiva” organizzato dal Centro Phare, centro di Pedagogia e Psicologia clinica, guidato dalla dott.ssa Sabrina Cesetti, in collaborazione con la Direzione Didattica 1° Circolo di Capoterra e il Liceo Scientifico “L. Mossa” di Olbia. Le tre tappe del Convegno si sono svolte nelle sedi di Olbia, Nuoro e Cagliari, (alla presenza di oltre 300 dirigenti scolastici della provincia di cagliari) nelle giornate rispettivamente del 7-8 e 11 settembre.
	Il Convegno, patrocinato dall’Ordine degli Psicologi e dall’Ufficio Scolastico Regionale, nonché dalla Camera di Commercio di Nuoro e di Sassari, ha visto interessati alla partecipazione i docenti di ogni ordine e grado di scuola.
	L’obiettivo del Convegno è stata una riflessione di ampio respiro sulle implicazioni profonde e quasi rivoluzionarie che  i  concetti di neurodiversità e neurovarietà presentano sia a livello scolastico che a livello sociale.  Rispondere alla domanda: “Quali scenari e quali prospettive per azioni di sistema tese a promuovere e sostenere una scuola inclusiva?” implica oggi un cambiamento di prospettiva che tenga in considerazione i risultati della ricerca nelle neuroscienze e che solleciti una modificazione della didattica verso la neuroeducazione.
	Mediante le simulazioni del Viaggio nella neurodiversità, dirigenti, docenti ed educatori sottoposti a prove di calcolo, linguaggio, scrittura, memoria e attenzione, hanno potuto sperimentare le difficoltà che affrontano i ragazzi a scuola e il conseguente vissuto scolastico di inadeguatezza, per trarre le proprie conclusioni e cercare di capire come porsi di fronte alla diversità. Anche le testimonianze di due ex alunni, diventati insegnanti e artisti di successo, hanno arricchito la giornata di lavoro con lo spazio “Arte e Neurodiversità” : la mostra dei collage di Zaza Calzia e il momento musicale con il duo Tradivaria di Roberto M. Desiato e Salvatore Delogu; hanno sottolineato il fatto che oggi non è più sostenibile la logica della diversità come problema.
	È auspicabile la creazione di una cultura scolastica nuova e realmente inclusiva di tutti noi soggetti neurovari. Per raggiungere questi obiettivi le istituzioni scolastiche hanno il diritto e il dovere di realizzare al loro interno percorsi formativi continui e mirati, rivolti ai docenti e ai Dirigenti Scolastici, e di creare sinergie in continuità orizzontale con il territorio  a favore dell’integrazione, del successo scolastico e della lotta alla dispersione.

