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Pul e attività sui litorali, i Cittadini in movimento: «Valorizzare il territorio prima di concedere le autorizzazioni alle nuove imprese»

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I “Cittadini in movimento” entrano nel dibattito sul Pul attraverso un comunicato redatto dalla coordinatrice Vincenza Sanna: «Si parla di tassello strategico per valorizzare il territorio, ma a questo "puzzle" immaginario di tasselli ne mancano davvero tanti. Agli operatori che si stanno lanciando in questi nuovi progetti auguriamo buon lavoro ma, come al solito, ci si mette le scarpe prima delle calze. Prima si valorizza il territorio poi si concedono le autorizzazioni alle nuove imprese per dar loro modo di lavorare con la strada già spianata e recuperare subito gli investimenti che a quanto pare sono piuttosto onerosi».

Secondo Sanna «dovremmo essere in piena stagione turistica, ma purtroppo non è così. Nelle nostre località turistiche la situazione sta diventando sempre più grave, le presenze dei turisti sia stranieri che locali da un anno all'altro stanno diminuendo sempre più. La bruttezza e la disorganizzazione su tutti i fronti del nostro territorio è disarmante. A La Caletta stanno facendo le strisce pedonali, ma si può aspettare questo periodo per fare i lavori e far credere che si è impegnati nel curare il territorio, e che c'è tanto lavoro da non riuscire ad anticipare i tempi? È senza ombra di dubbio il risultato di una scarsissima organizzazione direi quasi forzata, perché non è concepibile che questi lavori di manutenzione ordinaria non vengano fatti prima di Pasqua».

Sotto la lente dei “Cittadini in movimento” l'analisi dei flussi turistici «che in massa diminuiscono ogni anno»: «quei pochi che continuano a venire lo fanno solo per una questione sentimentale, ma anch'essi disgustati dalla mancanza della cura e organizzazione del territorio. Lamentano soprattutto la presenza delle barriere architettoniche dei marciapiedi, il degrado delle piazze, la sporcizia delle spiagge, la mancanza dei cesti per la differenziata in strada e nelle piazze, l'incuria di Capo Comino, S'Ena e sa Chitta e di tutte le periferie».

Nota finale sulle pinete: «gira voce che si vogliono rifare gli steccati e che i lavori sono stati assegnati ad un'impresa non siniscolese, compreso l'acquisto del legname. Vogliamo pensare che l'informazione sia sbagliata e che una volta per tutte si dia la precedenza alle imprese, ai fornitori, agli ingegneri e agli architetti locali per la realizzazione di tutto quel che riguarda il territorio di Siniscola. Questa non vuole essere una polemica ma un modo per dare voce a coloro che, lavorando e sopravvivendo qui, si vedono puntualmente scartati da quei lavori che dovrebbero coinvolgere la collettività».

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