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Cittadini in movimento: «Perché emungere l'acqua dal Montalbo? Pretendere che Abbanoa cambi la rete idrica del paese»

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Se le posizioni della maggioranza, possibiliste sul prelevamento delle acque carsiche del Montalbo, trovano il consenso del comitato “Pro acqua Locoli”, da parte dei Cittadini in movimento, recentemente anch'essi convocati dal sindaco Farris sul tema, emergono una serie di dubbi.

«Apparentemente – si legge nel comunicato – sembrerebbe la decisione migliore quella che l'amministrazione comunale di Siniscola sta prendendo in merito al problema dell'acqua potabile. Crediamo anche che il sindaco voglia fare di tutto per accontentare la popolazione: servire il paese con l'acqua buona, salubre e distribuirla in tutto il territorio. Fin qua niente da dire, anzi meritevole. Chi non la vorrebbe? Siamo anche d'accordo che non si debbano bruciare milioni di euro per un potabilizzatore che ci condannerebbe tutta la vita a prelevare acqua non potabile dalla diga. Detto questo si capisce anche che i primi passi da fare non sono certo quelli di emungere l'acqua dal Montalbo, bensì pretendere che Abbanoa cambi tutta la rete idrica del paese, frazioni comprese, liberandoci così da km di tubi in amianto e dai tubi colabrodo che sono la causa principale dello spreco dell'acqua».

«Per molte persone – prosegue il comunicato – prelevare l'acqua dal Montalbo sembrerebbe la scelta meno indolore e la più logica davanti alla necessità ed al desiderio di ricominciare a bere l'acqua del rubinetto. Ma il Montalbo è una montagna carsica, porosa e come tale le sue pareti si sostengono proprio grazie all'acqua che riempie le piccole cavità. Proviamo ad immaginare anche di prelevare veramente l'acqua dalle riserve sotterranee della Conca di Locoli e che contemporaneamente arrivino periodi di grande siccità. Continuerebbe davvero a sopravvivere l'ecosistema della nostra montagna? Le sorgenti che oggi conosciamo esisterebbero ancora? La flora e la fauna che vivono nel Montalbo che fine farebbero? Davvero vogliamo assumerci una responsabilità così grande? Ai nostri nipoti che tipo di patrimonio naturalistico vogliamo lasciare, quello lunare? Dove sono andati a finire tutti quei bei discorsi riguardo alla sostenibilità, alla salvaguardia dell'ambiente? Quali sono le reali motivazioni che inducono l'amministrazione a considerare seriamente questa scelta? È più facile forse distruggere un equilibrio ambientale piuttosto che un equilibrio politico?».

Proposta la realizzazione di due reti, «una per l'acqua potabile da utilizzare in cucina per dissetarci e per lavarci, ed un'altra di acqua grezza per tutti gli altri usi consentendoci così di abbattere anche i costi in bolletta. Riusciamo ad immaginare quanta acqua salubre viene sprecata per innaffiare giardini, per costruire fabbricati, per lavare le macchine e per tutti quegli usi dove non serve l'acqua potabile?». Tale soluzione «eviterebbe anche quel campanilismo che spesso, in mancanza d'acqua, riaffiora verso quei paesi che sono serviti da Fruncu 'e oche. In merito facciamo un appello ai sindaci di questi paesi affinché insieme al nostro pretendano che questi lavori vengano eseguiti».

Indicato, come possibile soluzione, anche il collegamento dell'acqua di Ischiridde alle case: «sarebbe un inizio».

 


 

 

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